L’evoluzione della racchetta: dal legno al composito
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Alla metà / fine dell’Ottocento (1870-1880 circa) le racchette da tennis (o “lawn tennis”) erano costruite essenzialmente in legno massello (es. frassino o acero), con aste relativamente lunghe, testa piccola e corde in budello naturale.
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Il legno ha una rigidezza limitata, è pesante, soggetto a deformazioni (gobbe, umidità) e il “sweet spot” è piccolo. Ciò imponeva una tecnica di gioco che compensasse questi limiti.
Transizione a nuovi materiali: laminati, metallo, compositi
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Nel XX secolo si cominciò a usare il legno laminato: vari strati incollati insieme per migliorare la resistenza, ridurre deformazioni, mantenere leggerezza rispetto al legno massello intero.
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Poi, intorno a metà-‘900 e soprattutto dagli anni ’60-’70, entrano in gioco metalli come acciaio e alluminio. Questi permisero telai più rigidi, maggior durability, ma spesso con difetti di sensazione: meno smorzamento, vibrazioni più marcate.
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Parallelamente, si sperimentarono i primi compositi (fibra di vetro, fibre di carbonio, materiali sintetici come il Kevlar), che permisero di combinare leggerezza con rigidità, di controllare meglio la distribuzione della massa, di variare la sezione del telaio.
Le caratteristiche delle racchette moderne
Negli ultimi decenni le racchette da tennis hanno adottato varie innovazioni che le rendono molto diverse da quelle originali:
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Materiali compositi avanzati
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Telai in fibre di carbonio, spesso miste a altri materiali (fibre aramidiche, titanio, tungsteno, resine speciali) per ottenere rigidità, leggerezza, migliore smorzamento delle vibrazioni.
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Laminature multiple, orientamenti differenti delle fibre per controllare flessione, torsione, comportamento dinamico. (Es: fibre disposte in vari strati, con angolazioni diverse).
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Geometria migliorata
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Teste molto più grandi rispetto al passato: area utile (string bed) aumentata per aumentare “sweet spot”, generare più potenza e tolleranza nei colpi non perfetti.
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Telai con profilo (beam) più spesso in alcune zone, sezioni più larghe, forma “wide-body” in certi modelli. Questi design riducono la flessione nelle zone di massimo stress, aumentando stabilità.
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Minore peso, migliore distribuzione della massa
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Telai più leggeri in assoluto, ma spesso con momenti d’inerzia (swingweight) ben studiati: si può bilanciare il peso vicino all’asta o verso la testa per ottenere effetto “maneggevolezza vs potenza/stabilità”.
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Struttura cava (non più legno massiccio) che permette di ottenere elevata rigidità senza appesantire troppo il modello.
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Miglior smorzamento, comfort, response dinamico
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Uso di inserti ammortizzanti, materiali che assorbono vibrazioni (resine, particolari fibre), geometrie che minimizzano la trasmissione di vibrazioni indesiderate al braccio.
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Miglioramenti nei grip, nei passacorde (grommets) per proteggere le corde, diminuire usura, distribuire meglio le sollecitazioni.
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Tecniche costruttive avanzate
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Stampaggio (molding) più preciso: uso di calchi, resine epossidiche, processi con controllo di qualità elevato.
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Simulazioni al computer, test dinamici (vibrazioni, stress, impatto), analisi delle proprietà meccaniche (frequenza naturale, smorzamento, momento di inerzia) su migliaia di prototipi.
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Produzione su larga scala di telai in composito, ma con finiture accurate, bilanciamenti personalizzati, opzioni per tipologie di gioco diverse (più spin, più controllo, più potenza).
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Quanto è migliorata la tecnica costruttiva nell’evoluzione della racchetta
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Le limitazioni del passato (legno che si deforma, peso eccessivo, rigidità modesta, area della testa piccola) sono state sostanzialmente superate. Oggi il legno è praticamente sparito nella produzione di racchette competitive.
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L’aumento della frequenza naturale del telaio: telai moderni vibrano meno, perdono meno energia nell’impatto, permettono colpi più efficaci.
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Complessità nel design: non è più solo “più rigido o più morbido”, ma dove mettere rigidezza, dove smorzamento, dove alleggerire. Questo significa che la costruzione oggi coinvolge scelte dettagliate su profili, materiali compositi, orientamento delle fibre, geometria del telaio, equilibratura, design dei pattern delle corde.
Implicazioni per il gioco
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Più potenza e spin: grazie a testate più grandi, corde sintetiche resistenti, telai rigidi, si generano colpi più veloci, con più rotazioni.
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Maggiore tolleranza per errori nei colpi non perfetti: se non si colpisce esattamente al centro, la racchetta moderna ha più “sweet spot” effettivo, grazie alla testa grande e al telaio rigido/ben bilanciato.
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Più comfort e minor rischio di lesioni: grazie allo smorzamento, ai materiali compositi che assorbono vibrazioni, alle corde moderne. Anche se racchette rigide possono dare problemi se non ben usate, la tecnologia attuale cerca di mitigare questi effetti.

